Scale semplici con estensione di 1 ottava

Come primo argomento per inaugurare il blog, vorrei condividere con voi del materiale che ho preparato per i miei studenti. Come potete leggere dal titolo, si tratta di scale semplici con estensione di un’ottava e sono degli esercizi che ho elaborato per i miei allievi di II secondo strumento al Liceo musicale.

Qui trovate il file disponibile liberamente per il download: 

Per entrare al Liceo musicale è necessario un esame di ammissione, quindi in media il livello degli studenti di 1° superiore è abbastanza buono.
Ogni allievo, però, studia due strumenti: 1) quello con cui ha sostenuto l’esame di ammissione e che continuerà a studiare fino alla maturità e 2) un secondo strumento che viene assegnato in 1° superiore e che lo studente porta fino alla 4°. Se il I strumento è monodico, allora il II deve essere polifonico e viceversa. Gli alunni che studiano con me chitarra come II strumento sono ad esempio sassofonisti, clarinettisti, flautisti, violoncellisti, violinisti, etc.
La situazione che si presenta a noi insegnanti è quindi un po’ insolita: facciamo lezione con ragazzi e ragazze che sanno già suonare uno strumento e che quindi conoscono già discretamente la musica, ma che entrano in 1° superiore nella nostra classe senza mai aver toccato lo strumento che insegniamo. Ecco quindi che un esercizio abbastanza elementare come le scale a un’ottava diventa parte del mio lavoro anche se insegno al Liceo musicale.

In questi anni, con gli allievi di II strumenti ho utilizzato come testo di riferimento il metodo di Bruno Giuffredi, A scuola con la chitarra, Edizioni Sinfonica (disponibile anche su Amazon). È lo stesso libro che usavo con gli studenti delle medie ad indirizzo musicale, anche se ovviamente lavorando con ragazzi e ragazze del liceo l’approccio è differente: da un lato si può procedere molto più spediti, dall’altro molti aspetti tecnici o musicali possono essere approfonditi maggiormente.
È un volume abbastanza completo (magari in futuro ne parliamo in modo più approfondito), ma per quanto riguarda le scale non risponde esattamente alle mie esigenze. Per ogni scala vengono proposte diverse diteggiature, ma -ad esempio- non sono presenti scale minori armoniche: ho quindi preferito preparare io stesso delle schede da dare ai miei allievi.

Le “mie” scale con estensione di un’ottava sono maggiori, minori armoniche e minori melodiche, nelle tonalità fino a 2 diesis e 1 bemolle: 4 tonalità maggiori e 4 minori, 12 scale quindi, ognuna proposta in due differenti diteggiature per un totale di 24 esercizi differenti.
Non ho preparato altre tonalità perché queste schede le utilizzo nei primi mesi, quando i brani affrontati non presentano molte alterazioni in chiave. Inoltre preferisco, non appena l’allievo/a raggiunge un certo livello, estendere la complessità delle scale passando a quelle con estensione di 2 ottave piuttosto che proporne diverse ma limitate a 1 ottava sola.
Mi rendo conto che questo ragionamento è fortemente legato (oltre che alla mia esperienza e alle mie preferenze) al contesto in cui lavoro, cioè il liceo: forse in una scuola media ragionerei diversamente e mi orienterei verso una maggiore varietà pur rimanendo nell’estensione ridotta. A questo proposito sarei felice di leggere nei commenti le opinioni di altri colleghi, qualunque sia il grado o il tipo di scuola in cui insegnate.

Come ho accennato prima, ogni scala è proposta in due diteggiature: una in I posizione e utilizza tutte le corde vuote disponibili, l’altra parte dalla II posizione ed utilizza solo suoni tastati.
L’idea è di iniziare fin da subito ad esplorare le varie possibilità che offre la tastiera della chitarra. Anche per questo insisto molto con gli allievi sulla necessità che siano sempre consapevoli delle note che stanno suonando: so per esperienza personale che per noi chitarristi c’è in agguato il rischio di imparare un movimento meccanico delle dita da portare in giro per la tastiera senza avere la più pallida idea delle suoni che si stanno producendo.

Anche se si tratta di esercizi relativamente semplici, queste schede presentano un totale di 24 diteggiature differenti che non sono comunque poche: è fondamentale quindi procedere lentamente imparando poche scale per volta, anche per poter curare la postura della mano sinistra. A seconda dello/a studente, decido di muovermi o “in orizzontale”, imparando cioè entrambe le diteggiature di una stessa scale prima di procedere alla successiva, oppure “in verticale”, affrontando prima tutte le scale in I posizione e solo in un secondo momento si completa il lavoro con l’altra metà della scheda.
Va ovviamente considerato che anche questo lavoro, così come tutto il resto della progettazione che riguarda ogni allievo, deve essere tarato sulle capacità (e sull’impegno dimostrato) da ciascuno. Con alcuni ragazzi quindi non arriveremo mai alle scale in II posizione o magari ci arriveremo dopo molto tempo. 

Un’ultima considerazione (che potrebbe sembrare scontata ma preferisco specificare): anche se si tratta della prima scheda che ho pubblicato su questo blog, non uso queste scale nelle prime lezioni con gli allievi! È materiale pensato per gli allievi di II strumento (quindi principianti), ma non sono assolutamente esercizi con cui avvio uno studente alla chitarra: per chi muove i primi passi sul nostro strumento sono esercizi di media difficoltà e di solito ci arriviamo intorno alla seconda parte dell’anno scolastico. 

Per questa volta è tutto, direi che sono stato sufficientemente prolisso sull’argomento. Non mi resta che invitare chi scaricherà queste scale e magari le proporrà ai propri allievi a farmi avere un feedback e a suggerirmi eventuali spunti di miglioramento o considerazioni varie.
Vi anticipo infine che uno dei prossimi post riguarderà la “prosecuzione” di questi esercizi di tecnica, e cioè le scale semplici con estensione di 2 ottave.

Buona musica a tutti e alla prossima.


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